Il Biossido di titanio (TiO2), conosciuto come additivo alimentare con la sigla E171, fa male alla salute secondo nuove prove di esperimenti effettuati sui topi.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts ad Amherst e pubblicata su Small. Dopo gli esperimenti sui topi, i ricercatori hanno descritto gli effetti nocivi che l’additivo alimentare E171 (Biossido di titanio) ha sul microbioma intestinale.
Additivo alimentare E171 – Biossido di titanio: perchè fa male?
L’additivo alimentare E171 è un minerale che da tempo desta preoccupazioni, sopratutto per il suo utilizzo in forma di nanoparticelle, ovvero “molecole molto piccole di dimensioni comprese tra 1 e 100 nm”.
Come additivo alimentare ha la funzione di colorante e rende gli alimenti bianchi e opachi. Viene usato in caramelle, dolci, gomme da masticare, confetti, salse, ecc…
E’ usato anche nelle vernici come pigmento bianco, e in cosmesi come filtro solare o come colorante in creme, ciprie, dentifrici ecc…
In Francia il Biossido di titanio (E171) è stato messo al bando dal 2020, mentre nel resto dell’Unione Europea e negli Stati Uniti è ancora in uso.
Ma perchè fa male? E’ stato riscontrato che nella sua forma “nano” crei infiammazione intestinale e possa avere effetti cancerogeni.
Bisogna specificare che come additivo alimentare il Biossido di titanio non è ammesso in forma di nanoparticelle, ma c’è il rischio che nella lavorazione della materia prima una parte di nanomateriale rimanga all’interno dell’ingrediente.
I risultati degli esperimenti
I ricercatori hanno condotto esperimenti su due gruppi di topi:
- il primo gruppo è stato alimentato con una dieta ricca di grassi, simulando un apporto medio di un americano obeso o sovrappeso;
- il secondo gruppo è stato alimentato con una dieta povera di grassi.
Ad entrambi i gruppi è stato somministrato l’additivo alimentare Biossido di titanio (NP E171 o TiO 2) nella dieta quotidiana.
I risultati hanno mostrato che i topi del primo gruppo diventavano obesi a differenza dei topi del secondo gruppo.
Ma, quello che è stato il dato più rilevante è che in ambedue i gruppi di topi il microbiota intestinale era alterato a causa dell’additivo E171, che ha provocato infiammazione nel colon e cambiamenti nell’espressione proteica nel fegato.
Gli effetti più nocivi sono stati riscontrati nei topi obesi e fra i danni vi è stata una riduzione dei livelli di acidi grassi a catena corta, un aumento delle cellule immunitarie infiammatorie e delle citochine nel colon.
“Penso che i nostri risultati abbiano molte implicazioni nell’industria alimentare e sulla salute e l’alimentazione umana”, afferma l’autore principale Hang Xiao, professore di scienze alimentari di Clydesdale. “Lo studio ha confermato un forte legame tra nanoparticelle di biossido di titanio di origine alimentare (TiO 2 NP) ed effetti negativi sulla salute”, conclude Xiao.
Conclusioni
Quello che provano gli studi è che le particelle di origine alimentare in dimensioni di nanometri, hanno delle proprietà fisiologiche che destano preoccupazione, come spiega Xiao: “Le particelle più grandi non verranno assorbite facilmente, ma quelle più piccole potrebbero penetrare nei tessuti e accumularsi da qualche parte“.
L’esposizione a E171 è da due a quattro volte superiore nei bambini statunitensi rispetto agli adulti.
Cos’è il microbiota?
Il microbiota intestinale (o flora intestinale), è l’insieme dei microrganismi presenti nell’intestino e svolge un ruolo di vitale importanza per la salute umana. Il suo squilibrio è stato associato a una serie di problemi di salute, tra cui la malattia infiammatoria intestinale, l’obesità e le malattie cardiovascolari.
(Fonti e approfondimenti: