Perché si fuma psicologia

Il vizio del fumo, così diffuso, è stato studiato dalla psicologia per capire l’origine della dipendenza.

Fra i fattori che predispongono al tabagismo ci sono insicurezze psicologiche, situazioni sociali, voglia di trasgredire, dipendenza fisica poi alimentata dallo stesso vizio.

Fumo e autocontrollo

Secondo uno studio dell’Università della Florida del Sud (Moffit Cancer Center, di Tampa in USA) , che ha coinvolto 132 soggetti fumatori, il fumo infonde sicurezza.

La gestualità legata al vizio del fumo, ossia il tenere la sigaretta tra le mani e portarla alla bocca, dà una sorta di sensazione di poter gestire le situazioni e gli eventi. Il fumatore sente di avere più autocontrollo e di poterlo anche ritrovare nei casi in cui si può perdere.

Lo studio si è svolto suddividendo i partecipanti in due gruppi. Entrambi i gruppi hanno visto un video con immagini di degrado ambientale ad alto impatto emotivo.

Uno dei due gruppi poteva esprimere in modo spontaneo le reazioni emotive senza perdere il controllo. L’altro gruppo invece poteva manifestare le proprie emozioni anche perdendo l’autocontrollo.

In una seconda fase metà dei partecipanti di entrambi i gruppi potevano fumare, mentre l’altra metà no. Nel contempo è stato chiesto ai soggetti che partecipavano allo studio di svolgere un compito frustrante che necessitava di autocontrollo.

Dai risultati si è evidenziata una netta differenza nella risposta comportamentale di chi aveva potuto fumare rispetto a chi non aveva potuto. Chi ha fumato una sigaretta ha recuperato più velocemente degli altri il controllo di sè e della situazione, ritrovando anche il buonumore.

E’ un esempio di come la sigaretta e il fumare compensi il senso di insicurezza e la paura di non saper gestire sè stessi e gli eventi esterni.

Ad un certo punto il senso di appagamento, di rilassamento che deriva dopo il consumo di nicotina, crea un collegamento nel cervello fra il “fumare e la sensazione positiva che ne deriva”.

(Fonte:  Heckman,B.W., Ditre,J.W. and Brandon,T.H. The restorative effects of  smoking upon self-control resources: A negative reinforcement pathway..  Journal of Abnormal Psychology, 2012; 121 (1): 244). 

Perché si fuma?

Un altro studio condotto da Scientific Psychic ha indicato alcuni dei motivi psicosociali principali che portano al tabagismo:

  • Trasgredire regole del mondo adulto e sfidare ambienti restrittivi.
  • Desiderio di integrarsi in una cerchia sociale (es. gruppo di amici).
  • Imitare gli altri (parenti, amici, personaggi famosi).
  • Dimostrare di essere cresciuti.
  • Riaffermare la propria indipendenza.
  • Perdere peso.

Spesso gli adolescenti che si trovano in quella fase della vita che vede protagoniste le spinte all’affermazione, alla sfida, all’imitazione, fumano in presenza di altre persone ed in seguito possono anche smettere di fumare. Ma purtroppo, molti rimangono assuefatti alla dipendenza da nicotina.

Quando la dipendenza è acquisita da anni si può arrivare a prendere una sigaretta dopo l’altra (quasi in maniera compulsiva), senza un reale desiderio. Il gesto ormai meccanico ed involontario, porta a quello che si chiama “sigarette automatiche“, cioè il consumo incontrollato ed inconsapevole che crea una vera e propria schiavitù.

Per la psicoanalisi il fumo nasconde anche vari aspetti inconsci e si parla di dipendenza da fumo come “espressione di una regressione allo stato infantile della vita”. La gestualità di aspirare, ispirare ed espirare lega il fumatore ad una “fase orale“. Infatti, chi fuma potrà riconoscere nel proprio vizio, il bisogno di “assaporare la sigaretta“.

Secondo degli studiosi che hanno approfondito il tema, come Coderch, il vizio del fumo è tipico nei soggetti con madri iperprotettive che usavano la gratificazione orale per calmarli da bambini. In poche parole, la loro ansia veniva attenuata da qualcosa di gradevole da mangiare che gli veniva dato.

Fumo: inibizione o ispirazione?

La maggior parte dei fumatori sentono di più la necessità di fumare quando sono nervosi, perché dicono che la sigaretta li calma.

Alcuni autori affermano che “aspirando il fumo”, si “ingoiano le proprie aspirazioni”. Sarebbe cioè, un’azione contro la frustrazione ed in senso simbolico, contribuisce ad inibire i desideri.

Ma altre teorie dicono anche che quando si fuma si cerca simbolicamente ispirazione, questo perché, quando ci si sente senza idee o energie psichiche per affrontare una situazione, a livello inconscio si è spinti a fumare. E’ un gesto che esprime il desiderio di lasciarsi ispirare.

Chi fuma consuma il fuoco che gli arde dentro

Altro significato simbolico connesso al fumare è il consumare ciò che arde, infatti la sigaretta brucia e diventa cenere.

La dipendenza dal fumo denota perciò al livello psicologico qualcosa che arde dentro se stessi. Il tabagista smorza questo “fuoco” accendendo la sigaretta e lasciando che si consumi bruciando.

E’ anche un modo per maneggiare sempre qualcosa e non tenere mai le mani ferme, sempre indice di un “subbuglio interiore” che cerca sbocco verso l’esterno.

Di sicuro tante sono le sfumature psicologiche che stanno dietro al vizio del fumo, ed è accertato che se si individuano e si affrontano le motivazioni inconsce, si riesce senza difficoltà a smettere di fumare.

(Bibliografia: https://lamenteemeravigliosa.it/cela-vizio-del-fumo/)

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