Pfas come eliminarle dall'acqua potabile con materiali adsorbenti di silice

Novità Pfas: come eliminarli dall’acqua potabile con materiale adsorbente a base di silice.

Cosa sono le Pfas?

Le PFAS, o perfluoroalchil e polifluoroalchil, sono un gruppo di composti chimici utilizzati per conferire proprietà antiaderenti o repellenti alle macchie a una vasta gamma di prodotti, come abbigliamento da pioggia, pentole antiaderenti, repellenti alle macchie e schiume antincendio. Queste sostanze chimiche sono state impiegate dall’industria sin dagli anni ’40 e sono diffuse in molteplici prodotti di uso quotidiano.

Pfas ed effetti nocivi su salute e ambiente

Purtroppo, il problema principale legato alle PFAS è il loro impatto sulla salute umana e sull’ambiente. Queste sostanze, essendo persistenti nell’ambiente, possono infiltrarsi nelle risorse idriche, contaminando quindi l’acqua potabile. L’esposizione continua alle PFAS può causare una serie di gravi problemi di salute, tra cui disturbi del fegato, disfunzioni tiroidee, obesità, cancro e altri disturbi ormonali e cardiovascolari.

Eliminare Pfas con un nuovo materiale adsorbente

Per affrontare questa sfida, i ricercatori dell’Università della Columbia Britannica hanno sviluppato un materiale assorbente innovativo, basato sulla silice, in grado di intrappolare e rimuovere efficacemente le PFAS dall’acqua potabile. Questo materiale consente poi la distruzione delle PFAS attraverso tecniche speciali elettrochimiche e fotochimiche, garantendo così una maggiore purificazione dell’acqua.

Ciò è particolarmente importante perché il materiale adsorbente può essere rigenerato e riutilizzato, riducendo al minimo la produzione di rifiuti solidi tossici e rendendo il processo più sostenibile.

Sebbene esistano trattamenti attualmente sul mercato, come il carbone attivo e i sistemi di scambio ionico, ampiamente utilizzati nelle case e nell’industria, non catturano efficacemente tutti i diversi PFAS o richiedono tempi di trattamento più lunghi, ha spiegato il dottor Mohseni.

“I nostri mezzi adsorbenti catturano fino al 99% delle particelle PFAS e possono anche essere rigenerati e potenzialmente riutilizzati. Ciò significa che quando eliminiamo i PFAS da questi materiali, non ci ritroveremo con rifiuti solidi più altamente tossici che costituiranno un’altra importante sfida ambientale”.

Parallelamente, altre ricerche, come quelle condotte dall’Università dello Stato dell’Arizona, stanno esplorando approcci alternativi, come l’uso di microrganismi per scomporre le PFAS, offrendo così diverse possibilità per affrontare questa importante problematica ambientale e sanitaria.

(Fonte: New UBC water treatment zaps ‘forever chemicals’ for good)
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