Effetti dell’alcol sul cervello: causa una riduzione delle dimensioni. A sostenerlo è una ricerca pubblicata su Nature Communications che è stata condotta su 36.678 adulti (di cui il 52,8% donne). I risultati hanno dimostrato che le alterazioni nella struttura del cervello si manifestano anche con un consumo moderato di sostanze alcoliche.
Questo nuovo studio a differenza delle altre precedenti ricerche, si caratterizza per la grande quantità di dati raccolti.
Alcol provoca invecchiamento del cervello
Uno degli effetti negativi rilevati fra i soggetti cinquantenni è stato un invecchiamento del cervello di due anni verificatosi con l’aumento del consumo medio da mezza birra a una pinta o a un bicchiere di vino.
Infatti, i ricercatori hanno osservato che più una persona beve, più piccolo è il suo cervello e con minore connettività nella sostanza bianca del cervello. Anche i livelli di consumo modesti – pochi bicchieri di vino alla settimana – sembrano comportare un rischio. E il legame tra consumo di alcol e riduzioni del volume cerebrale complessivo è aumentato in base al il livello di assunzione.
“Questi risultati – afferma il direttore del Penn Center for Studies of Addiction, Henry Kranzler – contrastano con le attuali linee guida scientifiche e governative riguardo i limiti del consumo sicuro”.
Come viene descritto nell’astratto dello studio pubblicato: “Coerentemente con la letteratura precedente, troviamo associazioni negative tra l’assunzione di alcol e la macrostruttura e microstruttura del cervello. In particolare, l’assunzione di alcol è negativamente associata alle misure del volume cerebrale globale, ai volumi regionali di materia grigia e alla microstruttura della sostanza bianca.”
”Se per le donne l’Istituto nazionale contro l’abuso di alcol e l’alcolismo raccomanda di non consumare più di un drink ogni giorno, il limite raccomandato per i maschi è del doppio, un livello che va ben oltre il livello di consumo che nella ricerca viene correlato con la diminuzione delle dimensioni del cervello”.
Dai confronti dei dati, si evidenzia, che ad un maggiore consumo di sostanze alcoliche corrisponde un calo superiore delle dimensioni del cervello.
“Ci sono alcune prove che l’effetto del bere sul cervello è esponenziale”, ha affermato il dottor Remi Daviet, il primo autore dello studio, che ha sede presso l’Università del Wisconsin-Madison. “Quindi, un drink in più in un giorno potrebbe avere un impatto maggiore rispetto a qualsiasi drink precedente quel giorno. Ciò significa che ridurre l’ultimo drink della notte potrebbe avere un grande effetto in termini di invecchiamento cerebrale”.
Gli studiosi spiegano che “ci sono ragioni plausibili per pensare che l’alcol abbia un impatto negativo sul cervello. L’intossicazione da alcol attiva gli enzimi pro-infiammatori nel cervello e questo potrebbe portare alla perdita di materia grigia e alla struttura della connessione della materia bianca nel cervello che viene compromessa.”
Sarà tuttavia necessario, approfondire questi risultati per valutare tutte le variabili che possono condizionare il nesso fra l’abitudine del consumo di alcolici e le modifiche al cervello.
(Approfondimenti: Cutting back on final drink of day ‘could improve brain health’)