Un fattore poco considerato per la salute umana è la qualità dell’aria domestica, che è invece uno fra i più importanti parametri da valutare per non ammalarsi di patologie respiratorie croniche.
A sottolinearlo è la ricercatrice dell’Università di Melbourne in Australia, Rebecca Bentley, la quale ha stimato che più di 2,5 milioni di persone in Australia vivono in abitazioni poco salubri.
Sono infatti parecchie le case che hanno problemi di muffe, umidità troppo elevata e un’aria poco igienica.
Secondo i dati della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano, ogni anno quasi 7 milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento: 3,6 milioni a causa di quello ambientale e 3,3 milioni per quello degli ambienti chiusi (uffici e case).
Inquinamento casalingo
Poiché gli ambienti chiusi (casa e ufficio) sono quelli in cui si passano normalmente più ore, è un rischio serio quello di contrarre malattie respiratorie e cardiovascolari a causa di una trascurata manutenzione dei locali.
Ai problemi di elevata umidità e muffe, si aggiungono le sostanze nocive rilasciate dai mobili e dagli accessori che ci circondano e che vengono a contatto quotidianamente con noi (formaldeide, ftalati, bisfenolo A).
Inoltre, non è da dimenticare il Gas Radon, un elemento chimico naturale, facente parte della famiglia dei gas nobili, che deriva dal decadimento nucleare del Radio.
Il Gas Radon è radioattivo ed è facilmente in grado di spostarsi fra gli interstizi del terreno, risalire in superficie ed entrare all’interno delle abitazioni, dove può raggiungere alte concentrazioni diventando pericoloso per la salute.
Può contaminare le case attraverso le crepe e giunti di pareti e pavimenti, prese di luce, camini, solai, muri in pietra.
Il metodo più veloce e meno dispendioso per bonificare un ambiente dal Gas Radon è quello di arieggiarlo almeno tre volte al giorno attraverso l’apertura di finestre o porte.
Esistono poi interventi tecnici di edilizia specializzata per mettere in sicurezza un’abitazione qualora presentasse forte contaminazione. (Per approfondimenti sull’argomento leggere: Radon presente in casa: cosa bisogna fare per bonificare?)
Come purificare l’aria in casa
Per sanificare una casa è quindi necessario rimuovere tutte le cause che rendono l’aria insalubre:
- risolvere i problemi di umidità, qualora ci fossero;
- rinfrescare le pareti ed eliminare le muffe esistenti;
- manutenzionare periodicamente i sistemi di riscaldamento / raffreddamento;
- inserire piante d’appartamento che ripuliscono naturalmente l’aria dagli agenti inquinanti (falangio, ficus, sansevieria, anthurium, dracena, gerbera, edera, potos, cereus peruvianus, singonio, clorofito, spatifillo);
- non fumare nelle stanze in cui si trascorre la maggior parte del tempo;
- evitare l’uso di profumi per l’ambiente;
- non utilizzare detergenti aggressivi che contengono sostanze tossiche;
- scegliere arredamenti ed accessori composti da materiali ecocompatibili.
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Nell’articolo pubblicato su “The Conversation“, emergono importanti informazioni su quanto le malattie respiratorie e cardiovascolari provocate da umidità e muffe incidono sul sistema sanitario. I calcoli si basano sull’Australia, ma sono indicativi su quello che può accadere anche nel resto del mondo. E’ difatti risultato che le patologie che sono causate da ambienti poco salutari, hanno un costo per la sanità di circa tre volte più alto rispetto alle malattie che possono essere attribuite al consumo di bevande zuccherate.
Questi numeri dovrebbero far porre molto di più l’attenzione su questo problema, che può diventare serio quando si associa ad altre malattie.