All’incontro annuale della North American Menopause Society (NAMS) a Chicago è stato presentato un nuovo studio che associa l’inibizione dei propri sentimenti (l’auto-silenziamento) con una peggiore salute del cuore nel sesso femminile.
Lo studio curato dalla dott.ssa Karen Jakubowski, ricercatrice del Dipartimento di Psichiatria presso l’Università di Pittsburgh, ha analizzato dati di 304 donne non fumatrici perimenopausali e postmenopausali.
Si è scoperto che ad un maggiore comportamento di auto-silenziamento (mancanza di espressione si sè) corrispondeva una maggiore probabilità di accumulo di placca carotidea (aterosclerosi).
I risultati si basano sulla segnalazione delle donne di una serie di fattori, come la frequenza con la quale hanno trattenuto rabbia o dato priorità alle esigenze di qualcun altro rispetto alle proprie.
Con la tecnologia dell’imaging ad ultrasuoni si è quantificata la placca carotidea.
Non è il primo studio che dimostra che il reprimere le emozioni e i sentimenti ha come conseguenze un peggioramento della salute psico-fisica nelle donne.
Questo studio però è il primo che dimostra una correlazione con i problemi cardiovascolari.
Karen Jakubowski afferma che: “Dato il crescente interesse per la salute pubblica nelle esperienze delle donne nelle relazioni intime, i nostri risultati suggeriscono che l’espressione socio-emotiva delle donne può essere rilevante per la loro salute cardiovascolare “.
Nelle persone è un comportamento abituale quello di non esprimere se stesse per mantenere intatte le relazioni personali, ma è dimostrato che ciò porta conseguenze alla salute.
Stephanie Faubion, direttore medico del NAMS dichiara: “Questi risultati dovrebbero incoraggiare gli operatori sanitari a prendere in considerazione i fattori socio-emotivi quando delineano un piano di cure preventive per i loro pazienti. “
In definitiva la conclusione a cui è giunto lo studio è che trattenere le emozioni incide negativamente sulla salute. Questo è un altro tassello che dimostra quanto psiche e corpo siano connessi, ma anche che è importante comprendere la parte emotiva femminile.
