Noia psicologia come sconfiggerla

La noia esistenziale è uno stato psicologico che nasce dal senso di insoddisfazione per ciò che si sta vivendo. L’essere umano, sopratutto nella società moderna, cerca di sfuggirla in tutti i modi, poiché incapace di affrontarla.

Cercare di evitare la noia che fa parte della sfera umana, stordendosi in mille attività o con l’esuberanza della ricerca di sempre nuove emozioni, non fa altro che peggiorare la condizione psicologica.

L’esagitazione come antidoto alla noia, non si rivela mai un buon espediente, perché l’ombra della noia si fa più grande.

Perché si prova noia?

La noia si prova quando si avverte un vuoto, causato dalla mancanza di stimoli che la mente è abituata a cercare. L’essere umano è caratterizzato per la sua capacità di provare desideri, cercare informazioni e colmare ogni vuoto con l’azione (sia essa mentale o fisica). Anche la capacità di progettare tipicamente umana, è uno dei fattori che ci mantiene attivi ed allontana la noia.

L’uomo tende a cercare la propria realizzazione, consciamente o incosciamente.

Qualora ci siano momenti nella vita in cui vengono a mancare tali stimoli, che ci fanno provare interesse per quello che stiamo vivendo, si cade nel vuoto momentaneo e nella percezione di inutilità del tempo che si trascorre.

La noia è equiparabile al peccato capitale dell’accidia in cui nel Medioevo cadevano molti uomini dedicati alla vita contemplativa, i quali nella passività dell’azione, finivano per non avere più stimoli nell’operare.

Annoiarsi non è esclusività dell’essere umano, anche gli animali possono provare noia e reagiscono dormendo. E’ una sensazione caratteristica degli animali più intelligenti e curiosi.

Come si cerca di sfuggire alla noia

La cosa più sbagliata da fare è sfuggire dalla noia nei seguenti modi:

  • cercando di impegnarsi in troppe attività;
  • cercando il contatto ossessivo con la gente e l’esterno;
  • andando a caccia di nuove emozioni;
  • usando droghe.

Le conseguenze della fuga dalla noia portano a cadere in una malinconia e solitudine interiore, a diventare irrequieti e ansiosi, a manifestare disturbi ossessivo-compulsivi ed iperattività.

Chi per non affrontare le proprie mancanze esistenziali, non riesce mai a stare solo con se stesso e cerca continuo svago all’esterno, in verità nasconde una profonda paura.

Sostanzialmente la persona immatura è incapace di superare la noia in modo sano. Infatti la noia ha un suo perché che va capito.

Si entra invece nella sfera della patologia psichica quando la noia è di lunga durata e si “cronicizza“, causando un vero disagio esistenziale.

Cosa prova una persona annoiata

Secondo Eastwood et al, 2012 l’esperienza di noia può essere descritta come:

  • Frustrante: la ricerca continua di trovare la voglia d’impegnarsi verso un’attività soddisfacente e non riuscirci, assume caratteri frustranti.
  • Privo di senso: ogni cosa sembra priva di significato. La noia è una crisi esistenziale in cui si vorrebbe gridare: “Che cosa posso fare per non sentirmi così?”
  • Ambiente noioso: la sensazione che tutto ciò che ci circonda non sia interessante e perciò noioso.

Uno studio di Nett et al, 2009 indaga sulle diverse strategie che le persone attuano per non annoiarsi:

  • Rivalutare: immaginare e quindi lavorare mentalmente per aumentare valore e importanza della situazioni che si affronteranno o delle attività che si svolgeranno.
  • Criticare: fare critiche sulle situazioni che si stanno vivendo, per attenuare ciò che annoia.
  • Schivare, eludere: trovare e fare tutto ciò che distrae, svolgendo altre attività, di qualsiasi tipo.

Quest’ultima è la soluzione più rischiosa che trae in inganno, facendo cadere le persone in vortici di assuefazioni e vizi.

L’utilità della noia e come affrontarla

Le stesse ragioni che hanno portato l’uomo ad avanzare nella sua evoluzione, hanno come “rovescio della medaglia“, il sentimento della noia.

Ma questo è ciò che ha spinto l’uomo a diventare creativo, ad utilizzare il suo potenziale mentale per andare oltre il puro istinto.

Per combattere la noia, l’uomo primitivo ha iniziato a immaginare e a progettare con la mente. E’ stata la scintilla che lo ha fatto salire nella scala evolutiva.

Ciò ci indica che la noia va accettata, compresa e superata con lo sviluppo di nuove abilità.

Anche la noia è necessaria in quanto rappresenta il polo opposto della passione ed è proprio la vita che si basa sulla dualità degli opposti. Mentre la passione ci dà senso di pienezza, voglia di fare, un senso della vita, la noia al contrario, si manifesta con la monotonia, l’inerzia, la mancanza di senso, il vuoto esistenziale.

L’annoiato non sa cosa fare e come impiegare il proprio tempo perché privo di voglia. La svogliatezza è il tratto più caratteristico dell’annoiato.

Nella norma, c’è alternanza fra noia e passione. La noia per così dire fisiologica, quella non-patologica, ci aiuta a farci delle domande fondamentali. Essa rappresenta un momento di “crisi” necessario per soffermarsi ad analizzare quello che si sta facendo, il perché non ci piace più o se c’è necessità di apportare un cambiamento al proprio stile di vita.

Dalla noia alla creatività

Si può provare noia perché le energie psichiche ci stanno inviando dei segnali che ci dicono che forse va cambiato qualcosa. Grazie alla noia possiamo essere spinti a fare degli sforzi in più per realizzarci.

Dopo un periodo di mancanza di stimoli, si può riattingere alle proprie risorse creative che ci faranno sviluppare i nostri potenziali talenti.

Spesso le menti più fervide hanno dei “blocchi” e cadono nella noia, per poi riprendersi e dare il meglio di sè in una nuova attività. Si pensi ad esempio agli scrittori, agli artisti e a chi fa un lavoro produttivo.                          

(Fonti consultate: 
- https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/noia.html 
- https://www.riza.it/psicologia/tu/2613/se-non-temi-la-noia-puoi-trovare-il-talento.html)
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