Remdesivir farmaco contro Coronavirus

I National Institutes of Health degli Stati Uniti hanno riferito che si è iniziata la sperimentazione clinica con il farmaco Remdesivir prodotto da Gilead Sciences per il trattamento del Coronavirus “COVID-19. Il farmaco sarà impiegato nei pazienti ricoverati negli ospedali statunitensi, ma una sperimentazione è già in corso in Cina.

Lo studio randomizzato, controllato e finanziato dall’Istituto Nazionale di Allergia e Malattie Infettive (NIAID) del NIH, è in corso presso il Centro medico dell’Università del Nebraska (UNMC) a Omaha.

Sul Journal of Biological Chemistry è stato pubblicato uno studio che spiega in parte, come il Remdesivir blocca la replicazione di molti ceppi di Coronavirus.

Il farmaco è ancora in fase sperimentale e non è approvato per la cura di alcuna malattia, ma nelle prove di laboratorio su topi e scimmie infette da Coronavirus ha dato effetti positivi.

Che cos’è il Remdesivir

Come si legge su Clinical Trials il Remdesivir è un farmaco antivirale sperimentale ad ampio spettro che appartiene alla classe degli analoghi nucleotidici. Originariamente era stato sviluppato per trattare l’Ebola e il virus di Marburg , ma ha prodotto risultati incoraggianti in modelli animali per il trattamento della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e della sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

E’ stato dimostrato che può rivelarsi utile anche contro altri virus ad RNA con singolo filamento tra cui il virus di Junin, il virus della febbre di Lassa, il virus Nipah, il virus Hendra e alcuni Coronavirus.

Il direttore della NIAID Anthony Fauci ha dichiarato: “Abbiamo urgentemente bisogno di un trattamento sicuro ed efficace per Covid-19. Sebbene Remdesivir sia stato somministrato ad alcuni pazienti con Covid-19, non disponiamo di dati solidi per indicare che può migliorare i risultati clinici.”

Come funziona il Remdesivir nel bloccare la replicazione dei Coronavirus?

Già studi precedenti studi, condotti su colture cellulari e su esperimenti animali, avevano dimostrato che il Remdesivir può bloccare la replicazione di alcuni Coronavirus.

Adesso i ricercatori dell’Università di Alberta ad Edmonton sta analizzando come questo farmaco agisce sul Coronavirus che causa la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS).
Secondo i ricercatori, il farmaco blocca un importante enzima di cui il virus necessita per replicarsi.

Tutti i virus hanno meccanismi molecolari che copiano il loro materiale genetico in modo che possano replicarsi. I Coronavirus si replicano copiando il loro materiale genetico usando un enzima noto come RNA polimerasi RNA-dipendente. Fino ad ora, è stato difficile far funzionare il complesso della polimerasi, che contiene più proteine, in una provetta.

Utilizzando gli enzimi polimerasi del Coronavirus che causa la MERS, gli scienziati del laboratorio di Götte, tra cui lo studente laureato Calvin Gordon, hanno scoperto che gli enzimi possono incorporare il Remdesivir, che assomiglia a un blocco di RNA, in nuovi filamenti di RNA. Poco dopo l’aggiunta di Remdesivir, l’enzima smette di essere in grado di aggiungere più subunità RNA. Questo pone fine alla replicazione del genoma.

Gli scienziati ipotizzano che ciò potrebbe accadere perché l’RNA contenente Remdesivir assume una strana forma che non si adatta all’enzima. Per scoprirlo con certezza, dovrebbero raccogliere dati strutturali sull’enzima e sull’RNA appena sintetizzato. Tali dati potrebbero anche aiutare i ricercatori a progettare futuri farmaci per avere un’attività ancora maggiore contro la polimerasi.

Sperimentazione del farmaco

Il farmaco, attualmente in sperimentazione, è stato somministrato anche in Italia per curare la coppia cinese e il paziente italiano ammalati di Covid-2019 ricoverati allo Spallanzani di Roma. Il Remdesivir è stato utilizzato anche nella cura del primo paziente Coronavirus negli Stati Uniti. L’uomo ricoverato in ospedale nello Stato di Washington ha avuto un miglioramento dei sintomi dopo la somministrazione del farmaco.

I risultati delle somministrazioni effettuate a Wuhan si dovrebbero avere per aprile poiché le prove inizieranno a marzo.

Le due prove cliniche di fase 3 che Gilead ha annunciato mercoledì arruoleranno circa 1.000 pazienti che hanno già contratto COVID-19. I partecipanti saranno principalmente in Asia, nella la regione più colpita dall’emergenza sanitaria globale che ha avuto origine in Cina, ma saranno coinvolte anche altre nazioni con un alto numero di casi.

Gli studi clinici in fase 3 espandono la sperimentazioni ad un più ampio pool di pazienti e sono i precursori dell’approvazione normativa definitiva per un trattamento. Sono progettati per confermare che un farmaco è sia sicuro che efficace.

Nel caso di Remdesivir, Gilead afferma che la nuova coppia di studi testerà due diversi regimi di dosaggio per il farmaco. Un gruppo con forme più gravi della malattia otterrà l’antivirale per via endovenosa per cinque o dieci giorni (per un periodo di tempo randomizzato.)

Un altro gruppo con forme più moderate di COVID-19 riceverà il trattamento per cinque o 10 giorni o riceverà trattamenti esistenti che sono già sul mercato e utilizzati per altri ceppi di Coronavirus. La procedura ha lo scopo di valutare se il trattamento di Gilead rappresenti o no un miglioramento significativo rispetto agli altri antivirali attualmente somministrati ai soggetti con una forma più lieve della malattia.

Questa serie complementare di studi aiuta a fornirci una gamma più ampia di dati a livello globale sul profilo del farmaco in un breve lasso di tempo“, ha dichiarato in una nota il dott. Merdad Parsey, direttore medico di Gilead.

Al momento questa terapia sembra la più promettente, pur non trattandosi di un vaccino, ma potrebbe curare chi si è già ammalato in forma grave della sindrome respiratoria causata da Covid-19.

(Fonti: The antiviral compound remdesivir potently inhibits RNA-dependent RNA polymerase from Middle East respiratory syndrome coronavirus

Study sheds light on how a drug being tested in COVID-19 patients works

Gilead’s coronavirus treatment is barreling its way into new clinical trial )

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