Perché ballare fa bene alla salute?

Perché ballare fa bene? Riduce stress, migliora umore e memoria.

Sono indiscussi i benefici del ballo per la salute e il benessere delle persone di tutte le età. Sono stati infatti condotti diversi studi scientifici che dimostrano come il ballo migliori l’umore, riduca lo stress e prevenga malattie come il Parkinson e la demenza meglio di altre attività fisiche e mentali come il ciclismo, il golf, il nuoto, la lettura e il tennis.

Ballare fa bene alla mente

Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, la capacità del ballo di offrire benefici si deve al fatto che coinvolge sia uno sforzo mentale che un’interazione sociale. Questa doppia stimolazione crea nuove connessioni neuronali al posto di quelle che andrebbero perse in caso di declino cognitivo. Inoltre, il ballo ha un effetto positivo sulla memoria, soprattutto quando si balla a tempo con gli altri. Uno studio ha dimostrato che i partecipanti ricordavano meglio i dettagli delle persone con cui ballavano a tempo rispetto a quelle che seguivano un ritmo diverso.

Il ballo richiede l’attivazione dei motoneuroni, i neuroni che controllano i muscoli, e stimola le cellule cerebrali in sintonia con il ritmo. Più si balla a tempo, più il corpo diventa abile a farlo senza uno sforzo cosciente. Gli umani non riescono a stare fermi quando ascoltano musica perché involontariamente iniziano a muoversi.

Alcuni studi hanno dimostrato che persino animali come i leoni marini, i macachi e i pappagalli possono tenere il tempo.

Danza e evoluzione umana

La danza ha avuto un ruolo significativo nell’evoluzione umana come forma di comunicazione e di legame sociale. Alcuni esperti sostengono che la danza sia un comportamento adattativo che ha contribuito a rafforzare i legami all’interno dei gruppi umani per migliorare le probabilità di sopravvivenza.

La scienza ha anche esaminato l’aspetto attrattivo del ballo. Uno studio ha rivelato che le donne sono attratte dagli uomini che muovono la parte superiore del corpo, usano molto spazio per ballare e variano i loro movimenti. Gli uomini preferiscono le donne che oscillano maggiormente i fianchi e compiono movimenti asimmetrici delle gambe.

La musica che spinge le persone a ballare ha un ritmo di 120 battiti al minuto, che corrisponde al ritmo naturale della camminata umana.

Perché ballare?

Il ballo sembra risultare migliore di altre attività per implementare le capacità mentali. Ci sono numerosi studi che dimostrano come l’esercizio dei processi cognitivi migliori le capacità mentali.

L’intelligenza si basa sulla capacità di prendere decisioni, quindi per migliorare l’acutezza mentale è consigliabile coinvolgersi in attività che richiedono decisioni rapide in frazioni di secondo, piuttosto che concentrarsi sulla memoria meccanica o sull’attività fisica. Una delle modalità per fare ciò è imparare qualcosa di nuovo, non solo la danza, ma qualsiasi cosa che sfidi la mente. Questo stimolerà la connettività cerebrale e richiederà la creazione di nuovi percorsi neurali. Tuttavia, prendere lezioni difficili è ancora meglio, poiché aumenta la necessità di nuove connessioni neurali.

La danza, in particolare, coinvolge diverse funzioni cerebrali contemporaneamente, come la cinestesia, la razionalità, la musicalità e l’emotività, contribuendo così a potenziare la connettività neurale. Tuttavia, non tutte le forme di ballo offrono lo stesso beneficio per l’acutezza mentale. È fondamentale prendere molte decisioni in frazioni di secondo per mantenere le capacità cognitive. Pertanto, il tipo di danza che si sceglie è importante.

Quale tipo di ballo è migliore per la salute?

Lo studio menzionato ha coinvolto anziani dai 75 anni in su, che erano ballerini degli anni ’20 e della Swing Era. La danza che hanno continuato a praticare in pensione era principalmente quella che avevano imparato da giovani: balli sociali freestyle come foxtrot, valzer, swing, rumba e cha cha. Questi balli sociali richiedono molte decisioni veloci sia per il ruolo principale che per quello successivo.

L’autore sottolinea che non sta demonizzando le sequenze di danza memorizzate o i balli da sala basati su schemi di stile, poiché offrono benefici come la riduzione dello stress, benefici cardiovascolari e il senso di appartenenza a una comunità di ballerini. In generale, tutti i tipi di danza sono positivi.

Tuttavia, quando si tratta di preservare e migliorare l’acutezza mentale, alcune forme di danza sono significativamente migliori di altre. L’obiettivo è portare il maggior numero possibile di decisioni nella danza, sia nel ruolo principale che in quello successivo, per ottenere i massimi benefici per le capacità cognitive.

In conclusione, il ballo offre numerosi benefici per la salute mentale e fisica, migliora le abilità cognitive e sociali, e ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione umana come forma di comunicazione e coesione sociale.

Ballo e fisiologia del corpo

I processi fisiologici del nostro corpo possono essere paragonati alla musica, con il loro ritmo, pause e melodia. Ne sono esempi la respirazione e la contrazione/distensione dei muscoli volontari che ci permettono di muoverci, così come l’alternanza dei segnali elettrici nel nostro sistema nervoso. Il corpo umano viene paragonato a un’orchestra in cui i processi che funzionano a ritmi diversi devono coordinarsi per creare un’armonia finale.

Questa non è solo un’immagine suggestiva creata dagli psicofisiologi, ma esistono prove concrete di come il nostro corpo risponda a livello subliminale quando ascoltiamo musica. Anche se ci percepiamo come fermi e passivi, il nostro corpo sta “vibrando” con il suono che raggiunge le nostre orecchie. Si verificano piccole variazioni di tensione muscolare nel nostro corpo di cui potremmo non essere consapevoli soggettivamente. I muscoli delle braccia, delle gambe o della schiena si stanno attivando e si potrebbe dire che a un livello subliminale stanno “danzando”.

Per cui danzare è anche un’attività connaturata al funzionamento psicofisiologico del nostro corpo.

(Fonti: Use It or Lose It: Dancing Makes You Smarter, Longer)
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