Il tanto amato cioccolato ha anche ottime proprietà nutritive, difatti il cacao è una buona fonte di vitamina D.
E’ una gradita notizia che ci viene da uno studio della Martin Luther University Halle-Wittenberg, pubblicato su Food Chemistry. Lo studio ci rivela che il cacao prodotto dalle fave lasciate ad essiccare al sole, contiene vitamina D2 (ergocalciferolo). La vitamina D2 si forma perché le fave di cacao sono soggette ad essere contaminate da funghi innocui che contengono l’ergocalciferolo (precursore della vitamina D2). Quello che hanno analizzato i ricercatori era se il processo di essiccazione al sole poteva convertire l’ergocalciferolo in vitamina D2.
Cosa hanno scoperto i ricercatori?
Quantificando, mediante spettrometria di massa liquida, la vitamina D negli alimenti a base di cacao e nel cacao provenienti da diverse zone di coltivazione, è risultato che il contenuto di vitamina D2 è particolarmente elevato nel cacao in polvere e nel burro.
Anche nei cioccolatini al cioccolato fondente vi è un alto contenuto di vitamina D2 (va da 1,90 a 5,48 µg / 100 g), mentre ce n’è meno nel cioccolato bianco, il cui contenuto varia da 0,19 e 1,91 µg / 100 g. Nel cioccolato spalmabile però, la quantità di vitamina D2 è ancora più bassa, con una media di 0,15 µg / 100 g.
Pertanto, il cacao in polvere amaro e il cioccolato fondente si possono considerare delle buone fonti di vitamina D2.
Qual’è la differenza fra vitamina D2 e vitamina D3?
Bisogna precisare che la vitamina D2 (ergocalciferolo), si differenzia dalla vitamina D3 (colecalciferolo) detta anche “vitamina del sole“.
Mentre la vitamina D2 è di origine vegetale, la D3 è di origine animale e nell’organismo umano si autoproduce dalla pelle esposta al sole.
L’importanza della vitamina D è dovuta alle sue molteplici funzioni: serve a regolare vari organi, è fondamentale per il buon funzionamento del sistema immunitario, fissa il calcio nelle ossa e svolge attività di prevenzione contro il cancro. Una carenza di vitamina D è stata associata allo sviluppo di malattie quali diabete, infarto, Alzheimer, asma e sclerosi multipla.
Da più indagini si è riscontrato che il tipo D3 è più efficace nell’aumentare i livelli di vitamina D nel corpo. Tuttavia anche la vitamina D2 quando ingerita attraverso i cibi, subisce dei processi chimici nel fegato e nei reni che la rendono utilizzabile nell’organismo, trasformandola in calcitriolo, il composto biologicamente attivo.
In conclusione, la cioccolata fondente ed il cacao sono degli alimenti nutrienti, ma non bisogna esagerare con le quantità. Il resto della vitamina D per soddisfare il fabbisogno giornaliero, va prodotto con l’esposizione al sole o con l’ingestione di altri cibi che la contengono.
(Fonte articolo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30100440)