Rilevare presenza della coscienza

Si può rilevare la coscienza? Nuove ricerche leggono i segnali nel cervello.

Nel convegno organizzato in commemorazione dei 10 anni dalla morte di Rita Levi Montalcini (premio Nobel), il neurologo Marcello Massimini, dell’Università di Milano e dell’IRCCS Don Gnocchi ha detto che le ricerche per leggere i segnali che rilevano la coscienza stanno facendo passi concreti.

Secondo il neurologo si tratta di “una frontiera considerata insondabile da molti, ma è importante esplorarla a causa delle implicazione etiche: se non capiamo i meccanismi che determinano la coscienza, non saremo in grado di osservarla negli altri.”

Perché è importante rilevare la coscienza

Si pensi ai pazienti in coma o a coloro che escono dalle terapie intensive e a quanto sarebbe importante poter determinare la presenza o meno della coscienza.

Con gli studi in corso si sta preparando una sorta di ‘radar’, che consiste in un elettroencefalogramma e una stimolazione magnetica transcranica, che potrà rilevare i segnali caratteristici della coscienza nei vari stati di sonno, coma o stato vegetativo.

Quello che si è già osservato finora, è che quando c’è coscienza, i segnali generati dal cervello appaiono come un insieme unitario e compatto, difficile da comprimere. Si potrebbe paragonare a una sorta di musica generata dai neuroni che si comportano come se fossero un’unica orchestra.

E’ una meta molto alta quella di intercettare e capire i segnali della presenza della coscienza ed è una sfida lanciata proprio dalla Montalcini. Ora si è giunti ai primi risultati reali, in cui si sta esplorando come l’attività dei neuroni cambi quando non si è più coscienti.

Tra le altre ricerche sul cervello, che nascono dal lavoro di Rita Levi Montalcini, ci sono anche le malattie neurodegenerative, fra cui l’Alzheimer.

“Rita Levi Montalcini ha dato un contributo essenziale alla nostra comprensione del cervello”, ha detto il presidente della Fondazione Ebri, Antonino Cattaneo.

Rita Levi Montalcini rappresentava la rete di connessioni del cervello come una giungla in cui addentrarsi per mettere ordine. Grazie alla sua scoperta del fattore di crescita delle cellule nervose, i ricercatori hanno avuto una guida per capire come il cervello si costruisce e si modifica in età adulta.

(Fonte notizia Ansa)
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